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Giovanni Tomaselli

Siciliano, catanese di nascita, figlio d’arte - il padre è scultore e lo zio pittore e scultore, riconosciuti entrambi come artisti dalla interessante personalità, sia a Catania sia nei centri cittadini attorno -  Giovanni Tomaselli è anche erede di una tradizione antica, quella che parlava greco, quando figurine fittili erano plasmate a migliaia per l’omaggio devozionale a Demetra e Kore e più tardi quando nell’Isola, per omaggiare nei giorni festivi le sante, venivano manipolate paste di zucchero e colori vegetali per statuine loro simulacro, pupe, presenti sulle tavole festive. Una tradizione millenaria che in Tomaselli viene a suo tempo confermata e in qualche modo irreggimentata dagli studi presso l’Istituto d’arte. Un’attività costante, spesso in competizione diretta con l’ordine pratico e inevitabile della quotidianità.

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Painter and Sculptor Born in Catania, from a family of successful artists. He attended the Art Institute of Catania, showcasing his talent in his works from the beginning of his studies, both in sculpture and painting. After a short time in various cities in northern Italy, in the ‘80s, he was transferred to Genoa. Fascinated by the Ligurian territory, and in particular by the Levante Riviera, largely a source of inspiration for his work, he decided to settle in Recco, where he now lives and has his studio. He has participated in national and international exhibitions of painting and sculpture, achieving widespread acclaim. His works are in private and public collections, both in Italy and abroad. He has participated in several art exhibitions and impromptu competitions, winning numerous prizes and awards.

Scultore con un rapporto tattile ininterrotto con la materia delle sue creazioni. Modellatore percepisce la forma attraverso la materia, pensandola fisiologicamente, attraverso le tessiture della pelle, le dinamiche esplorative delle dita, le prove di forza delle tensioni naturali con le mani e le braccia. Questo rapportarsi tormentato alla ricerca di una risposta soddisfacente, se non acquietante, subisce un’ulteriore trasmutazione nella fusione, in una fucina senza tempo, luogo reale e operante; anche pertinente locus simbolico. 
Quali sono i temi che il nostro artista predilige ? come hanno inizio le sue opere ? 
 "Traccio sulla tela delle ampie pennellate con i colori prediletti : il blu, il verde, il viola; incomincio ad intrecciarli senza un'idea precisa, ma lentamente intravedo tra le ombre e le luci che si creano, delle forme imprecise, ma affascinanti. 
Sono come l'avvio di un canto, le prime note che poi si alzano nello spazio e come una lievissima sinfonia mi conducono a concretizzare sempre meglio il mio pensiero che forse è un sogno che io mi porto avanti con grande gioia e cosi mi dicono " amoroso impegno ... -
ll titolo delle mie opere ? ... non saprei definirne uno solo - sono gli altri, mia moglie, i miei amici che a volte me lo suggeriscono, tengo per me la soddisfazione di un lavoro che forse non ha raggiunto la quiete del mio animo, ma che è servito a captare qualcosa di più ... - "


Pensieri votati a concretare uno slancio vitale percepito in un apparente nulla senza suono, episodi dinamici ininterrottamente autorigeneranti, metafora totalizzante smarrimento e identificazione, nello svelarsi di un fenomeno in corso in ogni momento la luce invada la superfice plastica delle sue opere. 
La Riviera di Levante, Camogli, Recco, il Tirreno del mito. Antichità di cultura e sapere in un altro luogo cruciale del Mediterraneo. Tomaselli vive e opera in questi luoghi ed è artista di grana sicuramente mediterranea.

I solenni silenzi delle calette al tramonto a tratti venati dall’acido stridulo dei gabbiani o quello grandioso dei versanti boscosi sancito dal precipitare improvviso di pinete dalle secolari, aromatiche conifere, scenari attraversati dalle suggestioni di storie e leggende, apparizioni miracolose, memorabili prodigi, tutto questo conferisce alle sue opere una misura di spontaneità di grande valore poetico, senza condizionamenti ideologici, se non quello di fissare nel tempo le cause e le forme delle sue emozioni. 

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Citiamo solo alcuni fra i tanti premi collezionati:

  • Primo classificato al 28 e 31 al concorso internazionale pittura e grafica                                                                     "Epifania 2001" Galleria d'Arte Eustachi Milano

  • Coppa Artistica - in onore e ricordo di Aldo Moro al 36° concorso pittura estemporanea  

         "Contea di Bormio" in Bormio (SO)

 

Tomaselli ha anche ricevuto premi e si è classificato in moltissimi concorsi artistici, partecipando ad innumerevoli mostre in Italia e all'estero.

Ne ricordiamo alcune fra le più significative

  • nel settembre 2001, a Milano personale di pittura e scultura presso la                                                                            Galleria D'arte Eustachi

  • nel dicembre 2001, a Genova, personale di pittura e scultura presso il                                                                             Circolo "Massimo",   

  • nell' agosto 2012, Montecarlo (Principato di Monaco)  collettiva pittura e scultura presso la galleria                      

  •  "Reis & Maas", 

  • nel maggio 2013, a  Montecarlo (Principato di Monaco) con la mostra di sculture intitolata                                         "Gran Prix F1" per la settimana del Gran Premio di Montecarlo, 

  • nell' aprile 2009, a Londra personale di scultura presso la sede della                                                                                        "GT Wines".

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Arione e il mare. Il mare e i delfini. Il leggendario inventore del ditirambo in onore di Dioniso, dio dell’estasi e della liberazione dei sensi. La musica e il canto, l’armonia del mare e delle sue creature. Una salvifica possibilità contro l’ignoto risolta dall’arte. Il corpo di Arione, le sue dita che hanno sfiorato la cetra affondano nel gorgo infinito delle onde generate dalla dinamica corsa dei natanti alunni di Apollo. Si creano vortici e spirali, avvitamenti volumetrici come moti perpetui, sovrapposizione di volumi, forme, intenti spirituali. Conchiglie e pinne caudali, membra umane e misteriosi recessi oscuri. Un mistero continuamente rinnovato, equilibrio di sentimenti e stupori primordiali in fronte al miracolo salvifico dell’armonia divina tra uomo e natura.

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" 'Arion's Dithyramb "
Arion and the sea . The sea and dolphins . The legendary inventor of the dithyramb in honor of Dionysus , god of ecstasy and liberation of the senses . Music and song, the harmony of the sea and its creatures . A saving chance against the unknown resolved by art . The Arion's body , his fingers that have touched the harp sink into the abyss of endless waves generated by the race dynamics of Apollo pupils boats . Creating eddies and spirals , twists volumetric as perpetual motion , overlapping volumes , shapes , spiritual intent . Shells and caudal fins , human limbs and mysterious dark recesses . A mystery continually renewed , balance of primordial sentiments and amazement in front of the divine harmony between man and nature saving miracle .

© 2018 by Sara Monteverde 

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